Raccontami di me è il nuovo cortometraggio interpretato da Anna Foglietta e prodotto da Banca Mediolanum. Si tratta della nuova campagna pubblicitaria dell’istituto bancario guidato dalla famiglia Doris.
Racconta della storia di vita della stessa persona che da figlia diventa nonna con uno sguardo al passato e uno al futuro. Una storia di una persona che ha vissuto tutta la vita felice grazie a scelte sempre giuste.
Risulta abbastanza ovvio che si vuole impersonificare un cliente tipo della banca che grazie alle consulenze ricevute ha potuto godere a pieno di una vita serena e senza intoppi accrescendo la propria serenità finanziaria e della propria famiglia.
La strategia di marketing è chiara: non ti devi preoccupare di nulla, contatta un family banker, ascolta buoni consigli e sarai per sempre anche tu una persona felice!
In effetti cosa c’è di meglio che ricevere un buon consiglio?
da Treccani: consìglio s. m. lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»
1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare il suo bene: le massime di Cristo, contenute nei Vangeli, sono considerate dalla Chiesa cattolica non categoriche come i precetti o comandamenti, ma raccomandate quali mezzi efficaci di una più alta perfezione spirituale.
2.Riflessione, ponderazione: Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca Per non venir senza consiglio a l’arco (Dante)
3.Prendere una decisione: bene ogni cosa compresa, fermò il suo consiglio. (Boccaccio)
Tuttavia credo che chi promuove un prodotto e riceve una provvigione in caso di vendita dello stesso si tratti più propriamente di commercio. E quindi chi la promuove effettua una proposta commerciale.
Ma se si tratta di vendita e nel caso specifico di prodotti finanziari, una volta ascoltato il buon consiglio, il cliente deve necessariamente verificare con grande attenzione la proposta commerciale ricevuta e confrontarsi con una persona terza, che non sia cointeressata al perfezionamento della proposta commerciale. In definitiva il cliente deve porre i giusti quesiti. Vediamone solo alcuni:
- Quante commissioni di sottoscrizione pago?
- Quali commissioni di uscita anticipate ci sono?
- Quanto dura l’investimento
- Quale livello di rischio assumo?
- Storicamente quale è stata la perdita massima del prodotto?
- Come si è comportato il prodotto rispetto al benchmark di riferimento?
- Come si è posizionato il prodotto rispetto agli altri competitor?
- Esistono prodotti migliori e/o più economici?
- Da quanto tempo esiste il prodotto?
- Del totale delle commissioni che pago, quante vanno alla banca e quante al consulente?
- Quanto mi costerà in totale la detenzione del prodotto per il periodo di investimento raccomandato?
Questo è solo un esempio di un processo di analisi che può essere utilizzato per qualsiasi prodotto, perché troppo spesso acquistiamo e spendiamo denaro sulle emotività del momento. A mente fredda ci pentiamo di acquisti che se fossero stati maggiormente ponderati avremmo evitato di fare, oppure avremmo potuto fare scelte migliori. In ballo non c’è l’acquisto di una lavatrice di un’automobile o di un gioiello, ma il vostro futuro.
Raccontami di me, ascolta buoni consigli ma come disse Boccaccio nel Decamerone “bene ogni cosa compresa, fermò il suo consiglio”.
P.s. Trattasi di opinioni personali. La banca promuove i propri prodotti e servizi nel rispetto pieno di tutte le regole e della normativa vigente.