Nella costruzione di un portafoglio efficiente, la parte core del segmento obbligazionario, dovrebbe essere prevalentemente investita in euro, questo perché essendo bassa la redditività, corro il rischio di pagare più sull’opzione di copertura che di ottenere rendimento. Attualmente se volessi investire in Bond USA a 5 anni il costo di copertura è di circa 2,5% all’anno a fronte di una redditività inferiore.
la base di partenza di un semplice portafoglio è l’indice Bloomberg Barclays Euro Aggregate Bond Index che è l’insieme delle obbligazioni europee e queste sono tutte in EURO, e quindi non vi è il rischio cambio. A questo si aggiunge l’indice MSCI World che è l’insieme dei mercati azionari sviluppati. L’azionario globale che lo replica può essere denominato in dollari ma il dollaro non pesa mai al 100% perchè ad esempio per la parte investita in azioni europee non vi è rischio cambio.
Come dicevo coprirsi dal cambio attualmente costa 2,5% all’anno. Quindi se tengo l’investimento per 20 anni ho buttato via il 50% di mancato guadagno. Sui lunghissimi periodi la redditività della parte azionaria compensa sempre le oscillazioni delle valute.
E rimanendo con il cambio aperto, fino al 50% di perdita del dollaro sono sempre in guadagno rispetto agli eventuali costi copertura, se invece il dollaro si apprezza beneficio di un surplus di rendimento che altrimenti andrebbe perso.
in definitiva se effettuo un portafoglio di partenza bilanciato ad esempio 50-50, potrò avere sull’obbligazionario zero rischio cambio e sull’azionario una porzione pari a circa il 64 % sul dollaro. Quindi il rischio cambio sarà sul 32% del portafoglio totale.
L’alternativa sarebbe quella di investire anche la parte azionaria solo sul mercato europeo, ma dovremmo rinunciare al listino americano che il più importante e redditizio e che è il faro per tutti gli altri mercati azionari internazionali.
In conclusione il peso della parte obbligazionaria rispetto all’azionario dipende sempre dal profilo di rischio di ogni singolo cliente coerentemente con gli obiettivi personali e l’orizzonte temporale a disposizione.